Il vino può essere bevuto o degustato, non c’èun modo giusto”, il modo giusto è quello che preferite e che vi darà maggior soddisfazione. Se vogliamo tuttavia degustare un vino e quindi non vogliamo solo goderci il momento, ma vogliamo davvero capire quello che stiamo bevendo e riuscire a comprenderne il valore, beh… allora ci è chiesto un piccolo sforzo in più.
Il momento in cui iniziamo a degustare un vino richiede calma e un pizzico di tecnica: si tratta, infatti, di un processo finalizzato a determinare le qualità organolettiche di un vino (colore, odore, sapore), nella maniera più oggettiva possibile. Ci sono tuttavia alcune cose da tenere in considerazione prima di cominciare a valutare davvero un vino.

La Bottiglia

Wine Bottle neckLa prima cosa da fare per degustare un vino, ovviamente, è aprire la bottiglia. Prima di aprirla però diamo un’occhiata all’annata e alle indicazioni in etichetta. Spesso ci daranno delle informazioni preziose e comunque cominceremo a farci un’idea di cosa ci aspetta. L’annata in particolare ci darà già un’indicazione se ad aspettarci c’è un vino giovane, veloce e molto schietto o un grande vecchio che richiederà tempo e calma per raccontarci tutto quello che ha da dire.
Aperta la bottiglia, possiamo già dare una rapida annusata per iniziare a farci un’idea di ciò che stiamo per bere; già in questo momento, possiamo notare la presenza di eventuali anomalie nel vino, ad esempio:

  • un odore di umido, simile a quello del cartone bagnato non è un buon segno, è tipico dei vini ormai non bevibili, contaminati dalle muffe sviluppatesi nel sughero.
  • l’odore di zolfo, che ricorda quello dei fiammiferi bruciati è sintomo di problemi in fase di imbottigliamento. Spesso non è niente di preoccupante e dopo un po’ l’odore sparisce da solo, una volta che il vino si è ossigenato a sufficienza. Se così non fosse…. C’è un’altra bottiglia che vi aspetta!
  • un sentore di aceto o che ricorda vagamente l’odore dello smalto, indica un’acidità eccessiva.
  • l’odore di lievito, se lo riscontrate, è dovuto proprio alla presenza di lieviti. Quest’odore, se non deriva da lieviti selezionati e ben dosati, può risultare eccessivo, tanto da sovrastare tutti gli altri aromi. È generalmente considerato un difetto, anche in questo caso è un errore nel processo produttivo. Alcuni enologi considerano, tuttavia, positiva la presenza di una minima parte di questi lieviti, tanto da utilizzarli per conferire al vino maggiore carattere.

Il Bicchiere

bicchiere per degustare un vino

Ed ora… scegliamo il bicchiere, troviamo quello più adatto a degustare il vino che stiamo per bere. I vini rossi ben invecchiati si adattano meglio a bicchieri più grandi con un’imboccatura larga, per consentirci di cogliere ogni sfumatura dei suoi aromi. Un vino giovane e aromatico invece, avrà bisogno di un’imboccatura più piccola, in grado di veicolare gli aromi verso il naso senza dispersioni.
Qualunque sia il calice che avete scelto, ricordatevi di tenere il bicchiere per lo stelo, così eviterete di scaldare il vino col calore delle mani e che l’odore della pelle possa alterare i profumi che sentirete.
È il momento di versare il vino, ma senza esagerare… ¼ del calice andrà più che bene!

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